IL PLATEATICO DEL GRAN CAFFÈ QUADRI ALLA BIENNALE ARCHITETTURA 2025
Per la prima volta nella storia della Biennale un progetto speciale esce dai confini espositivi ufficiali per approdare nel cuore della città: Piazza San Marco. Nel plateatico del Gran Caffè Quadri, prende vita un intervento firmato Teresa Sapey + Partners e Aaron Betsky, parte della 19ª Biennale di Architettura curata da Carlo Ratti.
Un progetto senza precedenti che, senza interrompere il servizio quotidiano del locale, trasforma l’esterno dello storico caffè in un palcoscenico vivo, ispirato alle antiche rotte del caffè e al ruolo che questa bevanda ha avuto nel costruire ponti tra culture, popoli e visioni del mondo.
L'ANNIVERSARIO DEI 250 ANNI
Il progetto, ispirato alle storiche rotte del caffè e alla loro influenza sulla Serenissima, si intreccia con l’anniversario dei 250 anni del Gran Caffè Quadri, aperto nel 1775 da Giorgio Quadri, che il Gruppo Alajmo celebra con un menu dove la miscela speciale, creata in esclusiva dal Laboratorio di Torrefazione Giamaica Caffè, diventa protagonista in una serie di preparazioni inedite.
“Da 250 anni il Gran Caffè Quadri vive nel cuore di Piazza San Marco. Oggi, con emozione, partecipiamo alla Biennale di Architettura per contribuire a una riflessione aperta e condivisa su come la bellezza possa guidare le regole dello spazio pubblico." — Raffaele Alajmo
IL PROGETTO
Pensato per tutti: visitatori della Biennale, turisti e cittadini veneziani, l’intervento trasforma lo spazio esterno del Quadri in un’esperienza immersiva. Il concept punta a valorizzare il multiculturalismo e la diversità storica della Serenissima, con elementi di arredo ispirati a culture con cui Venezia ha intrecciato relazioni nei secoli: dalla Persia all’India, dal Nord Africa all’Europa continentale.
Colori, motivi e materiali evocano un viaggio sensoriale attraverso le culture del caffè:
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Federe per le sedute con fantasie etniche e palette che spaziano dal giallo caldo al bordeaux;
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Tovaglie e piani dei tavoli che fondono immagini antiche della città e ritratti dei suoi abitanti;
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Una versione diurna e una notturna dello spazio, progettate con il supporto dell’intelligenza artificiale per adattarsi al ritmo della giornata.
L’intervento è completamente reversibile e riutilizzabile, ispirato al comportamento di una pianta epifita: nulla viene stravolto, tutto può essere rimosso senza lasciare traccia, preservando l’identità del luogo.
UNA RETE DI COLLABORAZIONI
Il progetto è stato reso possibile grazie al supporto di partner che condividono la nostra visione di ospitalità sostenibile, bellezza artigianale e innovazione:
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UNO Contract ha curato l’allestimento completo, traducendo la visione artistica in uno spazio accogliente ed elegante. Un omaggio alle radici veneziane dell’azienda, che interpreta l’ospitalità come equilibrio tra storia e modernità.
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Mariaflora ha creato tessuti outdoor ad alte performance, ispirati alla rotta del caffè. Le stampe – realizzate in Italia con tecnologia VivaColor – raccontano storie di scambio culturale e introducono la tonalità esclusiva Bianco San Marco, pensata per armonizzarsi con i marmi della piazza.
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Gaggio, azienda veneziana di lunga tradizione, ha progettato nuovi ombrelloni arricchiti da dettagli innovativi: fasce catarifrangenti, doppie coperture e colori in sintonia con l’identità storica del Quadri. Un esempio virtuoso di dialogo tra artigianato e tecnologia.
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Piermaria New Form ha realizzato a mano copri seduta sfoderabili e tende, su misura per le sedute esistenti. Ogni pezzo è il frutto di un lavoro sartoriale, pensato per integrarsi perfettamente con lo spazio e rispettarne l’anima.
Grazie a questa sinergia, il Gran Caffè Quadri continua ad essere il luogo dove passato e futuro si incontrano, e dove il rito del caffè diventa occasione di riflessione, scambio e bellezza condivisa.